“Nello sport ad alto livello c’è sempre una convivenza con il dolore e la fatica. Se vuoi vincere devi convivere con la sofferenza e il dolore. Un anno fa ero in ospedale, e adesso sono qui perché per me è stato fondamentale continuare a crederci”. Due immagini drammatiche affiorano alla memoria mentre Wout Van Aert parla durante la conferenza stampa post gara: nel 2018 è finito a terra, stremato, sulla salita di Santa Caterina. Lo scorso anno, invece, proprio in questi giorni, era ricoverato in ospedale per la lacerazione dei muscoli di una coscia dopo la drammatica caduta nella cronometro di Pau del Tour de France. Ma oggi è filato tutto per il verso giusto, e il belga è riuscito a conquistare la corsa dei suoi sogni.
Riguardo il gesto delle corna dopo l’arrivo, il portacolori della Jumbo-Visma ha affermato: “Non c’è stata una motivazione per il mio gesto, semplicemente ero molto stanco e volevo fare un gesto cool. Sono molto felice perché ho lavorato molto per vincere la corsa. E’ stato molto difficile all’inizio pedalare in gruppo, sia per la polvere che per il caldo. E’ stata una corsa per la sopravvivenza. Penso che i miei occhi avranno bisogno di un po’ di tempo per riprendersi dopo aver preso così tanta polvere”.