La stagione di corse ciclistiche, almeno per quanto riguarda le gare in terra italiana, si chiude domani con una novità assoluta, la Veneto Classic.
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Prima edizione per questa corsa che porta a termine la ”Ride the Dreamland”, una quattro giorni di ciclismo in terra veneta iniziata con il Giro del Veneto.
Percorso piuttosto impegnativo per questa corsa che mira a entrare nel calendario del World Tour già dal prossimo anno. 208 km da Venezia a Bassano del Grappa con sette GPM, di cui ben sei disseminati negli ultimi 70 km del tracciato. Due volte la salite de La Tisa e quattro volte La Rosina per rendere il finale di gara uno spettacolare saliscendi senza un attimo di respiro.
Le asperità nella parte finale del percorso potranno favorire degli attacchi da lontano per provare ad anticipare un possibile arrivo in volata. Tra i corridori in lista, il più quotato sembra essere il kazako dell’Astana Alexey Lutsenko, arrivato a questo finale di stagione in splendida condizione, imponendosi alla Coppa Agostoni della settimana scorsa e alla Serenissima Gravel con uno straordinario attacco in solitaria di quasi 100 km.
Il suo principale avversario potrebbe essere Matteo Trentin, beffato in volata proprio dal kazako alla Agostoni e poi da Xandro Meurisse al Giro del Veneto. Il Team UAE si presenta a questa corsa con molte frecce al proprio arco, oltre a Trentin infatti potranno contare su Alessandro Covi, apparso molto brillante in tutte gli eventi del finale di stagione, che potrebbe provare ad attaccare sugli strappi negli ultimi chilometri di corsa. Non finiscono qui le opzioni per la UAE, che potrebbe giocare le sue carte anche con Diego Ulissi, Marc Hirschi e Alexandr Riabushenko, tutti dotati di un ottimo spunto veloce in caso di arrivo in un gruppo ristretto, o con Davide Formolo, in caso di corsa più dura.
Non ha nascosto le sue ambizioni di vittoria anche Andrea Pasqualon (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), deciso ad imporsi sulle strade di casa, con l’arrivo proprio nella sua città natia, Bassano del Grappa. Se dovesse resistere sui tratti più duri, sarebbe di certo tra i favoriti in caso di volata a ranghi ridotti. Così come Pasqualon, anche Alberto Dainese (Nazionale Italiana) e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) dovranno provare a tenere duro sugli strappi per giocarsi le proprie possibilità sulla linea del traguardo.
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