Il Tour de France 2022 è ormai giunto alla conclusione: nella giornata di ieri, la passerella finale in quel di Parigi ha posto termine alla Grande Boucle, che ha visto trionfare meritatamente alla luce di quanto visto tappa dopo tappa Jonas Vingegaard. Adesso è tempo di bilanci, di commenti, di opinioni, di analisi.
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Particolarmente interessanti i commenti rilasciati in un’intervista a La Stampa di Vincenzo Nibali su questo Tour de France intenso; l’azzurro è non solo l’ultimo italiano ad aver vinto il Tour (2014), ma anche ad aver conquistato una tappa (2019): “Credo che per avere un altro italiano in maglia gialla passerà un po’ di tempo. Nessuna nostalgia nel vedere le tappe da casa, mi sento ancora un corridore e non penso al passato“.
Inevitabilmente lo Squalo ha detto la sua sul duello che ha infiammato il Tour di quest’anno, Jonas Vingegaard vs Tadej Pogacar: “Vingegaard non mi ha stupito, già l’anno scorso aveva fatto vedere grandi cose in Francia. Mi piace la sua storia: l’ex operaio in una fabbrica di pesce in Danimarca che grazie alla determinazione e al talento ha conquistato la corsa più importante del mondo battendo un fenomeno, perché questo è Pogacar. Forse adesso cambierà il suo modo di interpretare le corse, ma resta un fuoriclasse; potremmo anche aver scoperto l’unico suo punto debole, il caldo, forse lo soffre. Bellissimo il gesto tra i due in discesa sul Col de Spandelles, uno spot per il ciclismo; una lotta leale, bellissima, peccato non ci sia stato un terzo incomodo“.
Visto il momento no del ciclismo azzurro, viene naturale chiedersi quando potremo rivivere le emozioni provocate dallo stesso Nibali, e quella vittoria nel 2014. Difficile predire le tempistiche ma lo Squalo ha le idee chiare: “Io credo che molto dipenderà dai nostri giovani, e anche da chi li guida: magari un giovane di 22 anni non è pronto per vincere come alcuni suoi coetanei stranieri; poi però, continuando a crescere, maturando, potrebbe riuscirci attorno ai 28 anni. Se a 22 anni mi avessero chiesto di vincere il Tour avrei pensato a uno scherzo, adesso invece con quei fenomeni sembra normale…“.
Infine, non può mancare il parere sincero da amico e compagno di squadra per Miguel Angel Lopez: il colombiano sta vivendo una situazione estremamente difficile, indagato per traffici illeciti. La speranza è che si risolva al più presto, con un occhio alla Vuelta: “Iniziano gli ultimi due mesi e mezzo di carriera? Un po’ pochini… In Astana siamo tutti sotto choc per la bufera doping che si è abbattuta su Lopez, spero per lui che si risolva tutto. Intanto guardiamo avanti, correrò la Vuelta per divertirmi. Duello con Pogacar nel Lombardia potrebbe essere l’ultimo regalo per i tifosi? Eccome se potrebbe, sarebbe magnifico“.
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