Colpo di mano di Nick Schultz nella prima tappa del Giro di Catalogna. Il ventinovenne della Israel-Premier Tech vince la prima frazione della corsa spagnola con partenza a Sant Feliu de Guixols, anticipando la volata sull’ultima rampa in salita e battendo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in rimonta. La Israel festeggia anche con il terzo posto di Stephen Williams e con la prima maglia di leader.
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La fuga di giornata vede tra i protagonisti anche l’azzurro Simone Petilli (Intermarché-Wanty), che si invola con Kenny Elissonde (Cofidis), Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Ådne Holter (Uno-X Mobility) e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi). I cinque se ne vanno quasi immediatamente e sfiorano i tre minuti di vantaggio, venendo però ripresi ai -40 dal traguardo.
Una caduta nelle parti finali del gruppo mette fuori gioco Maxim Van Gils, che rimane in corsa con un polso gonfio, e a Llagostera lo sprint intermedio premia Egan Bernal, che guadagna 3” di abbuono avanti a Tadej Pogacar. La salita dell’Alt de Sant Grau, tanto temuta con i suoi 7200 metri con pendenza al 3,5% e punte all’8%, passa via senza conseguenze, e il gruppo rimane così compatto.
I saliscendi continui non provocano fratture, i migliori rimangono tutti quanti nelle posizioni migliori. Sembra tutto impostato per la volata finale, ma Nick Schultz scatta poco prima dell’ultimo chilometro in salita: nel gruppetto si guardano, c’è anche una caduta in cui viene coinvolto anche Egan Bernal senza troppe conseguenze, e Pogacar prova a strappare il successo all’australiano con una volatona a 300 metri dal traguardo. Non basta il suo grande sprint, ma alla fine dimostra ancora di essere l’uomo da battere in Catalogna.
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