Il ciclismo è ripartito, ma deve continuare a convivere con l’emergenza sanitaria COVID-19.
Il ciclismo è stato uno dei primissimi sport a vivere dal di dentro la paura del contagio, visto che lo scorso febbraio è stato annullato lo UAE Tour dopo alcune positività di corridori e membri dello staff delle squadre che stavano prendendo parte alle corse. Senza dubbio, il nome più importante tra i corridori che sono stati infettati dal Coronavirus è quello di Fernando Gaviria.
Sono passati più di 4 mesi da quella Parigi-Nizza terminata con una tappa di anticipo proprio a causa del dilagare della pandemia, e oggi, nella caldissima Burgos, in Spagna, si è ricominciato a gareggiare. Corridori con la mascherina, così come lo staff e i media al seguito: prima di iniziare a gareggiare, tutti i ciclisti si sottopongono al controllo della temperatura.
Anche alla partenza della corsa è necessario indossare la mascherina. Poi si parte. Con i primi colpi di pedalata, tutta questa primavera anomala è ormai alle spalle. Ci sono da affrontare mesi intensi di corse e di appuntamenti vari: poche regole, ma importanti, per un parziale ritorno alla normalità.