Si è concluso il terzo ed ultimo grande giro stagionale: ancora una volta, per la terza volta consecutiva, ad imporsi nella Vuelta a España 2021, è Primoz Roglic. Lo sloveno non ha dato modo agli avversari di essere impensierito lungo le tre settimane. Andiamo a scoprire i promossi e i bocciati della corsa a tappe iberica.
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Promossi
Primoz Roglic: quattro successi di tappa, un dominio assoluto dal primo all’ultimo giorno ed una dimostrazione di forza mostruosa. Questa volta non ha mai sofferto, neanche un minimo. Dopo la delusione del Tour è tornato più forte di prima e manda un segnale importante al connazionale/rivale Tadej Pogacar in vista del prossimo anno.
Enric Mas: finalmente ai livelli dove ce lo si aspettava da tempo. L’iberico è l’unico che non perde mai la calma in salita e, quasi sempre, riesce a tenere la ruota di Roglic. Un secondo posto importantissimo per il morale: nelle gambe ha la possibilità di far bene in ogni Grande Giro.
Jack Haig: la sua Bahrain-Victorious l’ha trascinato sul podio, a suon di prestazioni di squadra mostruose, ma l’australiano ha dimostrato di avere un talento importante, fino ad ora rimasto inespresso. Non sarà un grande attaccante, ma per quanto riguarda la costanza non ha mai tradito.
Magnus Cort Nielsen: tre successi parziali, la consacrazione di uomo più combattivo, ma soprattutto un percorso eccezionale fatto di attacchi, piazzamenti e tanta voglia di farsi vedere. A 28 anni il danese della EF Nippo è esploso definitivamente.
Fabio Jakobsen: un anno e un mese dopo la terribile caduta al Giro di Polonia l’olandese della Deceuninck Quick-Step sale sul podio della Vuelta per indossare la sua Maglia Verde, portata a casa al termine di tre settimane eccezionali nelle quali ha agguantato tre vittorie di tappa.
Michael Storer: due vittorie di tappa, la Maglia a Pois dei Gran Premi della Montagna e diverse giornate all’attacco. Cosa chiedere di più all’australiano della DSM?
Bocciati
Mikel Landa: arrivava a questa Vuelta con grandissime aspettative, invece, in una Bahrain-Victorious eccezionale, è l’unico che non riesce ad esprimersi.
Miguel Angel Lopez: un vero e proprio disastro nella ventesima tappa, quando in preda ad una crisi di nervi, per essersi staccato e aver perso il podio, decide di ritirarsi. Fino a quel momento venti giorni perfetti per il colombiano della Movistar.
Egan Bernal: che non fosse quello del Giro d’Italia ce lo si aspettava anche prima del via, ma il podio era sicuramente alla portata della stella della Ineos Grenadiers. Nella terza settimana ci ha provato, ma il coraggio è stato superiore alle gambe.
Arnaud Démare: il francese sembra essere lontanissimo dalla condizione vista l’anno scorso. In questo 2021 l’uomo della Groupama FDJ ha deluso e non poco le aspettative: entrando nel dettaglio, alla Vuelta praticamente non ha mai lottato per la vittoria in volata, in un contesto non troppo competitivo.
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