La Vuelta a España 2021 è pronta a partire il prossimo sabato a Burgos. Occhi puntati su Primoz Roglic, vincitore delle ultime due edizioni della corsa iberica, con Richard Carapaz ed Egan Bernal come principali candidati a mettergli i bastoni tra le ruote. Per ricoprire un ruolo da outsider durante queste tre settimane si candida anche Mikel Landa.
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Il corridore della Bahrain-Victorious è tornato alle competizioni in queste ultime settimane, con la Vuelta a Burgos, dopo la bruttissima caduta del Giro d’Italia, che lo ha escluso dalla Corsa Rosa in cui aveva messo in campo una buona condizione in avvio. Dopo la delusione di maggio, lo spagnolo si è dunque rimesso in piedi tornando a rivestire il ruolo di capitano della sua squadra.
L’iberico si è raccontato al quotidiano AS, descrivendo le sue sensazioni subito dopo l’infortunio del Giro: “La caduta è stata molto dura. Non vedevo l’ora di tornare a correre, di stare davanti. Molto difficile vedere la fine del Giro, il Tour o le Olimpiadi in televisione: far parte del gruppo è più bello, a volte non riesci nemmeno ad accendere la tv“. Ovviamente, la forma dell’iberico non è quella ottimale: “All’inizio non riuscivo a far niente più per il dolore alle costole, che alla clavicola. Spero che la mia forma possa migliorare strada facendo. In tal senso, credo che la prima settimana sarà quella da prendere con più calma“.
Ma il basco è fiducioso su quello che potrà fare a questa Vuelta: “Voglio vincere una tappa e lottare per il podio. Roglic è il favorito assoluto, ma ci saranno altri rivali importanti da considerare come Bernal, Carapaz, Carthy, Almeida e Yates“. Landa ammette poi di non essere a conoscenza dell’Altu d’El Gamoniteiru, Cima Alberto Fernandez dell’edizione: “Sarà territorio sconosciuto per molti. Sarà sopravvivenza“. E in chiusura, conferma che rimarrà con la Bahrain il prossimo anno: “Ci troviamo molto bene, entrambe le parti. Non credo che mi vedrete con un’altra maglia l’anno prossimo“.
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