Subito una frazione interessante alla Vuelta a España 2021, che, come da tradizione, presenta arrivi insidiosi sin dalla prima settimana. Terza tappa, primo traguardo in vetta: 202,8 chilometri con partenza da Santo Domingo de Silos fino alla cima del Picón Blanco. Ad imporsi è l’estone Rein Taaramäe che coglie il secondo successo della carriera nella corsa iberica e agguanta anche la Maglia Rossa di leader della classifica generale.
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Nella prima fase di gara, come di consueto, è andata via la fuga di giornata. Otto uomini davanti: Lilian Calmejane (AG2R Citroën Team), Tobias Bayer (Alpecin-Fenix), Jetse Bol (Burgos-BH), Julen Amezqueta (Caja Rural – Seguros RGA), Antonio Jesús Soto (Euskaltel – Euskadi), Rein Taaramäe (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Kenny Elissonde (Trek Segafredo) e Joe Dombrowski (UAE-Team Emirates). Il plotone ha gestito la situazione con la Jumbo-Visma a tirare.
Gli attaccanti hanno guadagnato un margine ampio, fino ad addirittura a 9′, sul finale però è aumentata nettamente l’andatura in gruppo, con i battistrada che hanno approcciato l’ascesa conclusiva con soli 3’30” di margine. Davanti scatti e controscatti con un eccellente Rein Taaramäe che è riuscito a staccare tutti e ad involarsi in solitaria sul traguardo. Battuti Dombrowski ed Elissonde.
Tra i migliori ritmo alto della Bahrain-Victorious: in pochi, tra i quali David de La Cruz (UAE Emirates) ed Adam Yates (Ineos Grenadiers) hanno avuto il coraggio di scattare. Un drappello di una decina di corridori trainato dalla Movistar, con in evidenza Enric Mas, è giunto a 2′ dal vincitore: presenti Primoz Roglic (costretto a cedere il simbolo del primato) ed Egan Bernal, tra gli azzurri da segnalare ottime sensazioni per Giulio Ciccone e Fabio Aru. Ad alzare bandiera bianca invece è stato il campione olimpico Richard Carapaz.
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