Giornata da fughe doveva essere e, con un attacco da lontano, ha sfruttato al meglio l’occasione Romain Bardet. Nella quattordicesima tappa della Vuelta a España 2021 il transalpino trova il colpo doppio: si prende il successo parziale in vetta a Pico Villuercas, tornando a trionfare in un grande giro, ed agguanta anche la maglia di leader dei GPM. Resta in Maglia Rossa Odd Christian Eiking, abile a difendere il simbolo del primato.
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Anche oggi prima ora percorsa a velocità eccezionali: 51,1 km/h di media. È andata via però piuttosto presto la fuga, un drappello ben nutrito, di diciotto uomini: Clément Champoussin, Nicolas Prodhomme (AG2R-Citroën), Jay Vine (Alpecin-Fnix), Jan Tratnik (Bahrain Victorious), Dani Navarro (Burgos-BH), Aritz Bagües (Caja Rural-Seguros RGA), Jesus Herrada (Cofidis), Jens Keukeleire (EF Educaiton Nippo), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi), Arnaud Démare, Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation), Matthew Holmes (Lotto Soudal), Andrey Zeits (Team BikeExchange), Romain Bardet (Team DSM), Dylan Sunderland (Team Qhubeka NextHash) e Ryan Gibbons (UAE Team Emirates).
Il plotone ha lasciato andare questo tentativo, con la squadra della Maglia Rossa, la Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux a dettare il ritmo senza però preoccuparsi troppo. Il vantaggio degli attaccanti è infatti aumentato esponenzialmente: nel giro di pochi chilometri è andato addirittura a superare i 10′.
I corridori davanti dunque si sono giocati il successo parziale. Subito dopo le prime due ascese hanno provato a guadagnare un po’ di spazio Holmes, Navarro, Prodhomme e Vanmarcke sui rivali, dei quattro, tra cadute e forature, l’unico che è riuscito ad approcciare l’ultima ascesa con un leggero gap è stato il transalpino. La battaglia nel plotoncino è stata vinta da Romain Bardet che ha fatto la differenza in solitaria, involandosi verso una bellissima vittoria. Alle sue spalle Herrada e uno straordinario Vine (caduto a circa 20 chilometri dal traguardo a causa di un contatto con la sua ammiraglia).
In gruppo sull’ascesa conclusiva hanno alzato il ritmo prima Trek-Segafredo e poi Cofidis. A partire è stato il nostro Giulio Ciccone, con l’attacco vanificato dall’accelerazione della Jumbo-Visma. Appena ripreso l’azzurro è scattato al contrattacco Miguel Angel Lopez (Movistar): il colombiano ha guadagnato solamente 4” su Primoz Roglic che è andato a chiudere con la volata finale, assieme a Mas, Haig e Bernal. Si è difeso al meglio Eiking che ha perso solamente 20” dai big.
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