La Vuelta a España 2022 promette scintille già a poco più di otto mesi dalla partenza. Si parte dall’Olanda, da Utrecht, il prossimo 19 agosto con una cronometro a squadre di 23,3 chilometri; la corsa iberica prevede al solito tanti chilometri di salita, ma mai come nella prossima annata l’unica cronometro individuale presente nel percorso potrà pesare davvero tanto.
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Piazzata subito dopo il secondo giorno di riposo, il 30 di agosto, la Elche-Alicante di 31,1 chilometri è una frazione per gli specialisti delle prove contro il tempo: percorso praticamente pianeggiante, in cui sarà importantissima la pura capacità di sprigionare i cavalli del proprio motore in rettilineo. Una giornata che va sicuramente incontro a corridori come Primoz Roglic, che presumibilmente andrà a caccia della sua quarta Vuelta consecutiva.
Una cronometro situata a metà delle tre settimane cambia completamente anche la prospettiva di come verrà affrontata l’intera corsa: a dirlo è Enric Mas della Movistar, che nell’edizione 2021 è stato l’avversario più duro di Roglic, piazzandosi al secondo posto sul podio finale di Santiago de Compostela. Il ciclista iberico, intervistato da CyclingNews, ha immediatamente detto la sua durante la presentazione del percorso: “Le cose cambiano molto con una crono il decimo giorno. Le squadre dovranno controllare la corsa in maniera differente rispetto a quest’anno, perché i divari tra i ciclisti nella crono plasmeranno il modo in cui i grandi nomi correranno il resto della Vuelta“.
L’uomo copertina della Movistar non si nasconde dietro un dito e svela immediatamente quali sono i suoi piani in vista del 2022, volendo imporsi sempre più come uomo di classifica dei grandi giri : “Ho le stesse intenzioni di fare classifica che ho avuto nel 2021. Spero di entrare nell’annata in maniera più forte, grazie a quello che sono riuscito a fare durante questa stagione”.
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