Si entra nell’ultima settimana della Vuelta a España 2022; da domani inizieranno le vere schermaglie per decidere chi sarà a vestire la maglia rossa domenica a Madrid. In queste ultime sei tappe ci saranno tante montagne da scalare per cui la classifica potrà essere definitivamente riscritta, con il duello tra Remco Evenepoel e Primoz Roglic pronto ad infiammarsi.
Si comincia morbidamente martedì con la Sanlucar de Barrameda-Tomares,frazione perlopiù pianeggiante che i velocisti non vorranno lasciarsi scappare. Già il giorno dopo si torna a salire nella Aracena-Monasterio de Tentudia: tappa movimentata con tanti saliscendi, con un solo GPM, quello finale di 10,3 chilometri che non dovrebbe portare troppo scompiglio in gruppo.
Si continua a fare sul serio con la Trujillo-Alto de Piornal, tre salite negli ultimi 90 chilometri: l’Alto de la Desperà (seconda categoria di 3,7 chilometri ma al 9,4% di pendenza media) e poi due volte l’Alto de Piornal, scalato da entrambi i versanti, non troppo difficoltosi ma che si potranno far sentire nelle gambe dei corridori.
Dopo la diciannovesima tappa con partenza ed arrivo a Talavera de la Reina, con il Puerto del Pielago da scalare due volte ma lontano dall’arrivo, arriva la tappa regina, la Moralzarzal-Puerto de Navacerrada, dove già si sale dopo 34 chilometri: due seconda categoria con Puerto de Navarria e Puerto de Cannencia in fila, poi il Puerto de la Morcuera e il Puerto de Cobos che scollina ai -7. Niente pendenze impossibili, ma si punta a sfinire coloro che lotteranno per vincere questa Vuelta.
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