Come era accaduto nella scorsa edizione, anche quest’anno la Vuelta a España prenderà il via con una cronosquadre. Sarà Barcellona teatro di questo primo atto dell’ultimo Grande Giro della stagione. 22 squadre a sfidarsi lungo 14,8 chilometri, dove la difficoltà non sarà dettata dall’altimetria, ma dalle tante curve presenti.
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Una prova utile a fornire le prime indicazioni sulle condizioni delle varie formazioni al via. Tra le osservate speciali c’è la Soudal-QuickStep che potrà contare sul belga Remco Evenepoel, vincitore l’anno passato sulle strade della Vuelta. La compagine diretta da Patrick Lefevere, però, è stata giudicata da diversi addetti ai lavori non all’altezza per la conferma del successo del 2022, soprattutto nel confronto con la Jumbo Visma.
Lefevere ha risposto a muso duro: “Leggo a destra e a manca dubbi sulla forza della nostra squadra. Ma non li capisco. La stampa spesso ha la memoria corta: nel 2022 si diceva che non fossimo abbastanza forti per controllare la corsa, ma lo abbiamo fatto. A quanto pare, le persone si sono dimenticate che Jan Hirt è stato sesto nella classifica finale del Giro d’Italia 2022 e che Mattia Cattaneo ha chiuso dodicesimo il Tour de France 2021. Di certo, non sono corridori della domenica. E non dimentichiamo James Knox, che in salita sa andar forte. Non gli avremmo rinnovato il contratto, se così non fosse“, le sue considerazioni a Het Nieuwsblad (riportate da Spazio Ciclismo).
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Il dirigente belga ha aggiunto: “Se analizzi attentamente la nostra squadra, non puoi trovare dei difetti evidenti. Inoltre, non spetta a noi controllare la corsa. C’è una lunghissima lista di favoriti, fra Primož Roglič, Jonas Vingegaard, João Almeida, Juan Ayuso, per non parlare di Geraint Thomas e Alexsandr Vlasov. Per noi, tutto questo è un vantaggio: ci sarà sempre qualcuno che vorrà andare a prendere qualcun altro. Suggerirò ai ragazzi di correre per tre settimane con il pensiero di mangiare dal piatto degli altri“.
Lefevere, quindi, invita tutti a non sottovalutare la squadra e in riferimento alla cronosquadre odierna: “Penso che saremo competitivi. Abbiamo Remco e Cattaneo ha già vinto a cronometro. Inoltre, Casper Pedersen non è una forza trascurabile. Per i pesi leggeri come Knox e Andrea Bagioli, invece, saranno 14, lunghi, chilometri”.
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