La classe operaia va in paradiso. Sepp Kuss, il gregario per eccellenza, quello che aveva fiancheggiato i suoi capitani in tutti i successi più esaltanti, oggi si toglie la soddisfazione di centrare la vittoria personale sulle strade della Vuelta a España. La nuova maglia rossa è Lenny Martinez, il più giovane leader di sempre della corsa spagnola.
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La prima fase della corsa è caotica come mai sin qui in questa edizione della Vuelta, con attacchi continui per andare in fuga, da parte non solo di “specialisti” ma anche da parte di uomini importanti e spalle dei “big”. Solo al limite dei primi 100 km di corsa parte l’azione che caratterizzerà l’intera tappa.
In fuga ci va un gruppo numerosissimo, formato da ben 40 uomini, tra cui nomi interessantissimi come il giovane francese Lenny Martinez, il più vicino in classifica ad Evenepoel, ma anche Marc Soler del team UAE, Romain Bardet, Mikel Landa e ben quattro uomini della Jumbo-Visma: Sepp Kuss, Jan Tratnik, Dylan van Baarle e Attila Valter.
Il gruppo lascia andare i fuggitivi che prendono anche 6 minuti di vantaggio, prima che INEOS e soprattutto Soudal-QuickStep si mettano a tirare abbassando il ritardo fino a 3′. Una volta arrivati ai piedi della durissima salita finale del Pico del Buitre appare chiaro come il gruppo non abbia più chance di recuperare sui fuggitivi.
Sulle arcigne pendenze della salita finale il primo a muoversi è il colombiano della Movistar Einer Rubio, al cui inseguimento si lanciano Martinez, Bardet e Kuss. Proprio quest’ultimo, una volta raggiunto il colombiano, parte staccando i suoi compagni di fuga ed involandosi verso un successo meritatissimo. Martinez chiude secondo e si prende la maglia rossa di soli 8” proprio sullo statunitense.
Nello stesso momento è uno dei suoi capitani, Primoz Roglic, che attacca dal gruppo dei favoriti, aprendo subito un gap. Enric Mas risponde, lo stesso fa il suo compagno Jonas Vingegaard, mentre Remco Evenepoel va in crisi e si stacca prima anche di Juan Ayuso, Aleksandr Vlasov e Cian Ujtdebroeks.
Al traguardo il duo della Jumbo arriva con 30” su Evenepoel che è riuscito a contenere i danni, salendo del suo passo. La nuova classifica vede dunque Martinez davanti a Kuss e Soler (+51”). Evenepoel perde il suo vantaggio ma rimane davanti, seppur di pochi secondi, tanto ad Enric Mas, quanto a Vingegaard e Roglic, distanti rispettivamente 5” e 11”.
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