Una giornata memorabile per Pablo Castrillo. Lo spagnolo corona il sogno della vita trionfando in maniera del tutto inaspettata nella dodicesima tappa della Vuelta a España 2024. Nell’arrivo in salita a l’Estacion de Montaña de Manzaneda i big non si muovono, e dalla fuga spunta fuori il 23enne iberico che incamera la prima vittoria in carriera e smuove dallo zero anche la casella dei successi dei padroni di casa nell’ultimo Grande Giro stagionale.
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Un’azione perfetta quella del giovane spagnolo, che scatta a più di dieci chilometri dal traguardo e si fa praticamente da solo tutta l’ultima ascesa. Castrillo imposta un ritmo regolare, mentre dietro salta completamente l’accordo tra i fuggitivi e non si riesce mai a produrre un’andatura sostenuta. Lo spagnolo si difende con le unghie e con i denti negli ultimi duemila metri, e dopo la linea d’arrivo scoppia giustamente in lacrime.
“Vittoria incredibile, – esordisce l’iberico ai microfoni facendo quasi fatica a parlare – è per la squadra e per lo staff. E’ stato molto difficile prendere la fuga giusta, e poi mi sono trovato con corridori davvero forti“. Castrillo poi passa ad analizzare la sua tattica: “Ero davvero nervoso per il finale di tappa, ho quindi deciso di attaccare nel finale del pezzo piano e ha funzionato“.
“Il piano era partire un po’ più avanti, ma ho visto che i ragazzi dietro si stavano controllando e allora ho deciso di attaccare“. Per la Spagna e la squadra dell’Equipo Kern Pharma è una vittoria davvero di grandissima importanza: “Non posso credere di aver ottenuto la mia prima vittoria qui alla Vuelta, e la dedico anche alla famiglia e a tutto la staff, ma soprattutto a Manolo Azcona, che è scomparso nella notte (ex dirigente e fondatore della squadra, ndr)”.
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Alla Scoperta del Monferrato in BiciclettaA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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