Le temperature stanno raggiungendo livelli record alla Vuelta a España, con i termometri che segnalano punte di quasi 40 gradi. Finora, gli ufficiali non hanno accorciato o cancellato le tappe, ma stanno adottando misure per mitigare l’ondata di calore.
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Il presidente della CPA (Cyclistes Professionnels Associés), Adam Hansen, ha dichiarato che le squadre sono generalmente d’accordo nel ritenere che le misure adottate siano sufficienti. “Ho contattato 18 squadre e, quando ho raggiunto questo numero, ho capito che c’era sicuramente una maggioranza,” ha detto a Velo. “La maggior parte dei corridori che ho intervistato ha affermato che va bene. È super caldo, è al limite, ma finché ricevono ghiaccio e bottiglie ogni 15-20 chilometri, va bene, è fattibile.”
Hansen ha sottolineato che sono stati forniti supporti extra, come bottiglie e ghiaccio, grazie anche alla collaborazione con Shimano. Le misure di sicurezza sono state attivate, e il protocollo di maltempo estremo è stato utilizzato in passato per accorciare o cancellare le tappe in condizioni meteorologiche estreme.
Fino ad ora, non ci sono segni di cambiamenti alla Vuelta, nonostante il caldo torrido. “Non faccio nulla a meno che la maggioranza non voglia cambiare,” ha affermato Hansen. “Ho avuto solo due o tre corridori che pensano che si debba fare qualcosa.”
Il protocollo di maltempo estremo, introdotto dalla UCI nel 2016, ha portato a modifiche in molte gare. La UCI ha aggiunto un nuovo protocollo per alte temperature lo scorso dicembre, elencando misure come spostare le zone di partenza in aree ombreggiate, fornire bevande fredde e ghiaccio, aumentare il numero di moto di rifornimento e modificare gli orari di partenza.
Hansen ha descritto i passi adottati finora nella Vuelta: “Nelle tappe pianeggianti, i corridori possono ricevere tutto il supporto necessario. Quando arrivano in montagna, la situazione cambia, poiché il gruppo si allunga e il supporto può essere ridotto.”
Nonostante le difficoltà, i corridori non hanno chiesto di accorciare le tappe, preferendo affrontare la lotta per la classifica generale in montagna. La direzione della corsa si sposterà verso nord, il che dovrebbe rendere le condizioni più tollerabili.
Con il riscaldamento globale che continua a influenzare il ciclismo, ci potrebbe essere la necessità di rivedere come vengono gestiti i grandi tour. Hansen ha accennato alla possibilità di modificare gli orari delle tappe, un’opzione già prevista dalle regole della UCI.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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