E’ la giovane polacca della squadra statunitense Human Power Health la vincitrice della frazione che ha inaugurato il Women’s World Tour 2023, regolando sul traguardo di Aldinga la francese Clara Copponi (FDJ – Suez) e l’australiana Georgia Baker (Team Jayco – AlUla). Ottavo posto per Ilaria Sanguineti, al debutto stagionale con la Trek-Segafredo.
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E’ cominciata la stagione 2023 e il grande ciclismo torna sulle strade dell’Australia meridionale dopo due anni di assenza. Il Santos Tour Down Under è stato fino al 2020 l’evento che ha aperto il calendario annuale, ma a causa della pandemia è stato annullato nelle due edizioni successive, così come tutte le altre corse che si disputano a gennaio nella terra dei canguri. A dare il via alla corsa nella notte italiana si è svolta una tappa dedicata alle velociste, ma dal percorso che nascondeva alcune insidie. Quattro sono le italiane in gara: Silvia Magri ed Elena Pirrone (Israel Premier Tech – Roland), Debora Silvestri (Zaaf Cycling Team) ed Ilaria Sanguineti (Trek-Segafredo). Nonostante sia il Santos Tour Down Under valido per il Women’s World Tour, si nota l’assenza di diverse squadre che hanno la più importante licenza, ad esempio le olandesi Jumbo – Visma, Sd Worx, DSM e Liv Racing, l’emiratina UAE ADQ, la spagnola Movistar la tedesca Canyon-SRAM.
La corsa ha visto le sue fasi più importanti nella seconda parte, dopo la caduta che ha coinvolto Keely Bennett. Grace Brown vince lo sprint intermedio di Willunga e poi dal gruppo sono fuoriuscite a circa 30 km dall’arrivo le australiane Isabelle Carnes (ARA SkipCapital Sunshine Coast) e Gina Ricardo (Team Bridgelane), a cui hanno cercato di accodarsi la norvegese Tiril Jørgensen (Team Coop – Hitec Products) e la francese Dilixyne Miermont (St. Michel – Mavic – Auber 93), senza riuscirci. Nonostante il vantaggio massimo di quasi due minuti, la coppia al comando non è riuscita a rendere fruttuoso il loro sforzo, data la rimonta forte del gruppo, capitanato dalle squadre FDJ-Suez, Trek – Segafredo e Team Jayco – AlUla. Ma nella volata finale ecco spuntare Daria Pikulik, pistard e velocista polacca della Human Power Health, che va a prendersi la sua prima vittoria in carriera in una gara del Women’s World Tour.
La seconda tappa misura 90 km e collega Birdwood e Uraidla: c’è il GPM di Mount Lofty a 11.5 km dall’arrivo, comodo trampolino di lancio verso il traguardo per rimescolare le carte in classifica generale.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata